La scatola nera, termine che fino a qualche anno fa era strettamente connessa al mondo degli aerei, è un dispositivo elettronico che registra una serie di dati relativi ai movimenti del veicolo, tra cui velocità, accelerazione, decelerazione e tracciamento degli spostamenti. È un elemento cruciale in caso di incidenti poiché consente di determinare le responsabilità. Il componente principale della scatola nera è il Gps, che consente di localizzare il veicolo in qualsiasi momento. Questi dati, in particolare il modo di guidare del conducente, possono essere analizzati dalle compagnie assicurative.
Fino a oggi le compagnie assicurative proponevano di installare la scatola nera a fronte di significativi sconti di benvenuto per i nuovi clienti, ma la riduzione di premio applicata dal secondo anno di installazione della scatola nera avveniva solo se l’assicurato non cambia compagnia.
Ora invece il Governo sta lavorando alla portabilità dei dati, affinché viaggino sempre con l’assicurato, anche se cambia compagnia.
In altre parole, l’intervento del governo, di concerto con l’autorità antitrust, punta a scongiurare il cosiddetto fenomeno del “lock-in”, cioè la fidelizzazione forzata del consumatore, favorendo dunque la mobilità della domanda e consentendo all’assicurato di scegliere ogni anno l’offerta più conveniente sul mercato.